LUIS ENRIQUE, DIVISO TRA PSG E BARCELLONA: “IL MIO AMORE PER I BLAUGRANA NON SPARIRÀ MAI”

L’allenatore spagnolo prepara la semifinale di ritorno contro l’Arsenal ma ammette il suo tifo per il club catalano nell’altra sfida di Champions League

Due partite, due emozioni diverse. Luis Enrique si prepara alla semifinale di ritorno di Champions League contro l’Arsenal con la determinazione che lo ha sempre contraddistinto, ma non nasconde il legame speciale che lo unisce al Barcellona, protagonista dell’altra semifinale contro il Bayern Monaco. Un intreccio di sentimenti che rendono queste ore particolarmente intense per il tecnico asturiano, diviso tra il presente parigino e un passato blaugrana impossibile da dimenticare.

La sfida contro l’Arsenal

Il Paris Saint-Germain si presenta all’appuntamento di domani con il vantaggio minimo conquistato all’Emirates Stadium. L’1-0 dell’andata firmato Dembélé rappresenta un prezioso capitale da difendere al Parco dei Principi, ma Luis Enrique sa bene che servirà una prestazione impeccabile per contenere l’assalto dei Gunners di Arteta.

“Cercheremo di giocare come sempre, restando fedeli ai nostri valori e principi che ci hanno permesso di arrivare fino a qui”, ha dichiarato l’allenatore spagnolo nella conferenza stampa della vigilia. “Sarà fondamentale gestire l’intelligenza emotiva, perché ci sarà da soffrire in una partita di alto livello come è stata quella dell’andata.”

Una buona notizia arriva dall’infermeria: “Dembélé si è allenato ieri e oggi, ed è disponibile”, ha confermato Luis Enrique, dissipando i dubbi sulla presenza dell’attaccante francese, uscito per infortunio nella sfida di Londra dopo aver segnato il gol decisivo.

Il cuore blaugrana

Se la testa è concentrata sull’Arsenal, il cuore batte ancora per i colori blaugrana. Luis Enrique non ha fatto nulla per nascondere il suo tifo per il Barcellona nell’altra semifinale, svelando con un sorriso i suoi sentimenti: “Sto già sudando per stasera… no, sto solo scherzando. L’unica cosa che conta per me è che il PSG si qualifichi per la finale. Se non ci riusciremo faremo i complimenti all’avversario.”

Poi, l’ammissione sincera: “È chiaro che ho un passato di cui vado molto fiero, e l’amore e l’attaccamento che provo per il Barcellona non potranno mai sparire”. Parole che risuonano come una dichiarazione d’amore per il club con cui ha scritto pagine indimenticabili della sua carriera, culminate con la conquista della Champions League nel 2015, l’ultima alzata dai catalani.

L’esperienza come valore aggiunto

Il PSG affronta questa semifinale con una certa serenità, frutto dell’esperienza accumulata nelle precedenti campagne europee. La scorsa stagione la corsa si interruppe proprio in semifinale, una lezione che il club dell’emiro del Qatar vuole trasformare in un trampolino di lancio verso il sogno della prima Champions League della sua storia.

Luis Enrique rappresenta l’elemento di continuità con quel DNA vincente che il Barcellona ha dimostrato in Europa, e che ora cerca di trapiantare a Parigi. La sua esperienza nelle fasi decisive della competizione potrebbe rivelarsi determinante per superare l’ostacolo Arsenal e approdare all’ultimo atto.

Il sogno della finale

Se il PSG riuscirà a difendere il vantaggio contro l’Arsenal, in finale potrebbe trovare proprio il Barcellona, in un incrocio del destino che metterebbe Luis Enrique di fronte al suo passato. Uno scenario che renderebbe ancora più speciale l’eventuale conquista del trofeo, sia per il tecnico che per il club parigino, alla disperata ricerca della consacrazione europea.

Gli esperti di calcio internazionale su https://www.winsane.it.com/ analizzano quotidianamente le chance del PSG di conquistare finalmente la Champions League e come l’esperienza di Luis Enrique nella competizione possa rappresentare quel valore aggiunto necessario per superare le ultime difficili sfide.

Prima di pensare alla finale, tuttavia, c’è un Arsenal da battere. E in questo doppio confronto, Luis Enrique dovrà dimostrare di saper gestire non solo la tattica, ma anche le emozioni. Quelle stesse emozioni che, come accade anche ad altre squadre italiane come il Napoli impegnato tra strategie di mercato e preparazione di match decisivi contro la Juventus, possono fare la differenza nei momenti cruciali della stagione.

Per il momento, comunque, Lucho non nasconde: stasera tiferà Barcellona. Domani, però, sarà completamente concentrato sul suo PSG, per continuare a scrivere la storia del club parigino e, magari, aggiungere un altro capitolo alla sua già ricca bacheca personale.