La guerra impaurisce anche il settore hitech che è riuscito a sopravvivere a più di un anno di Covid. Dopo lo shock iniziale, registrato anche dalle borse e nelle piattaforme di trading, tra commercio a distanza, smart working e istruzione a distanza sono state fonte di crescita e di sopravvivenza. La guerra in Ucraina è l’ennesimo colpo, sicuramente per le economie europee e poi anche quelle mondiali.
I giornali raccontano di colossi che stanno abbandonando la Russia sia per protesta e anche per paura di un coivolgimento economico, ciò significa che si potrebbero cercare altri mercati oppure aspettare che da questa tragedia si esca al più presto.
Taglio sugli iPhone SE
Ed ecco che proprio Apple ritorna alle cronache finanziarie e tecnologiche visto che si parla del progetto di tagliare alcune produzioni di iPhone e AirPods. Si parla del modello iPhone Se e Se 3, alcuni siti di informazione però puntano il dito anche sul prodotto che forse non avendo avuto il successo sperato nel 2022, può essere mandato definitivamente o in attesa di tempi migliori in vacanza.
Entriamo ulteriormente nei dettagli, analizzando gli indici borsistici di oggi si vede il segno meno di fine giornata, forse il timore della guerra e il taglio produttivi spaventa gli investitori. Dovete sapere che Apple è molto seguita da trader e piccoli investitori, anche tramite piattaforme bookmakers che offrono scommesse finanziari o giochi ispirati al mondo delle criptovalute (un esempio di casinò online è jackmillion casino).
Un taglio del 20%
Ecco la prima informazione che acquisiamo leggendo i principali giornali. La notizia arriva da Nikkei Asia, informata della decisione di Cupertino di tagliare almeno il 20% della produzione iPhone SE.
Non lo farà adesso ma dal prossimo trimestre, c’è tempo per ripensarci ma anche no. L’iPhone SE, leggendo il Corriere e poi confrontando le analisi di giornali tecnologici, è un prodotto di fascia economica nella lista dei telefoni di Cupertino.
Il modello che verrà prodotto meno è proprio l’ultimo, quello uscito nei negozi e negli store online dal 18 marzo. Pensate che, proprio l’altro ieri la notizia ultima su Apple che circolava era di un abbonamento mensile dedicato ad iPhone e device in generale, un nuovo servizio accanto a piani di rateizzazione che già sono presenti, vendita di telefoni ricondizionati e di fine serie.
La guerra e altri importanti cambiamenti all’interno di Apple
Il taglio di produzione del 20% su alcuni prodotti non è l’unico cambiamento di Apple, per questo gli investitori vedono una discesa dell’indice e forse sono scombussolati da un momento difficile per tutti. Cupertino ha comunicato che Apple Pay non supporterà più il stema di pagamento russo con carta Mir. Una scelta quasi parallela a quella di Google, che ha annunciato la stessa sospensione all’interno di Google Pay.