Lazio Juventus è l’altra partita della 36 giornata, la seconda penultima di campionato, che ha catalizzato l’attenzione mediatica oltre che dei tifosi. Molto lo si deve a Dazn per la presenza delle sue conduttrici, immortalate anche in diversi scatti che hanno dato vita ad un album. La partita è finita con un pareggio, due goal arrivati al secondo tempo con il timore di tutti di finire con uno 0 a 0. Le due squadre occupano due posti cruciali tra i primi della classifica o negli antepost (su questo sito), nonostante non siano posti di vetta tra il quarto e il quinto posto si combatte una battaglia importante, la qualifica o in Champions o comunque nelle coppe europee. I goal sono stati di Kolo Muani al 51, Matia s Vecino al 90+6, cartellino rosso per Pierre Kalulu.
Un inizio senza colpi di scena e con la paura di finire a zero punti
Lazio e Juventus chiudono il primo tempo sullo 0-0 all’Olimpico in un match tirato, intenso e ricco di duelli fisici ma povero di vere occasioni da rete. I primi quarantacinque minuti raccontano una gara bloccata, con i biancocelesti più propositivi nel possesso e i bianconeri pronti a ripartire in velocità. L’approccio iniziale è favorevole alla squadra di Baroni, con Isaksen e Dele-Bashiru molto attivi sulla fascia destra: è proprio da lì che nasce la prima vera occasione del match, neutralizzata da un reattivo Di Gregorio. La Juventus, dal canto suo, si fa vedere con McKennie e un paio di iniziative sulla destra, ma senza mai impensierire realmente Mandas. In mezzo al campo, Thuram e Locatelli si battono per contenere la manovra laziale, ma il baricentro bianconero resta basso per buona parte del tempo. La difesa juventina, guidata da Kalulu e Veiga, regge bene l’urto e chiude con attenzione sugli affondi di Zaccagni e Castellanos. Da segnalare anche una grossa opportunità per Alberto Costa, il cui tiro viene respinto provvidenzialmente da un difensore avversario. Tuttavia, né Baroni né Tudor riescono a sbloccare una partita equilibrata e nervosa, in cui pesa l’importanza della posta in palio in ottica Champions League. Con la Roma spettatrice interessata, tutto resta ancora in bilico: il secondo tempo sarà decisivo per capire chi tra Lazio e Juventus saprà fare il salto decisivo verso l’Europa che conta. La sensazione è che basti un episodio per rompere l’equilibrio.
Tutto nel secondo tempo: Vecino risponde a Kolo Muani, pari all’Olimpico nel recupero
Finisce con un pareggio acciuffato in extremis la sfida tra Lazio e Juventus all’Olimpico. Dopo il vantaggio firmato da Kolo Muani a inizio ripresa, i bianconeri sembravano in controllo nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione di Kalulu al 60′. Ma nel finale infuocato, i padroni di casa assediano l’area juventina e trovano il meritato pari grazie a Vecino, abile a ribadire in rete dopo una respinta miracolosa di Di Gregorio su colpo di testa di Castellanos.
La partita si accende proprio nel secondo tempo: Kolo Muani, al 51′, capitalizza un cross perfetto di McKennie portando in vantaggio la Juventus. Da lì in poi è assedio biancoceleste, con Pedro, Lazzari e Vecino a guidare le offensive. Kalulu lascia i suoi in dieci per una manata su Castellanos, episodio rivisto al VAR e punito con il rosso diretto. L’espulsione cambia l’inerzia della gara, la Lazio prende campo e nel finale sfiora più volte il pari, colpendo anche un palo con Dia.
Il pareggio arriva al 96′: Castellanos svetta, Di Gregorio respinge, ma Vecino è il più lesto a insaccare. Gol convalidato dopo un lungo check VAR. Tante ammonizioni nel finale teso, con la Lazio che recrimina anche per un rigore tolto dal VAR in precedenza. Un punto per parte che lascia l’amaro in bocca ad entrambe: la Lazio per aver rischiato di non raccogliere nulla, la Juventus per aver sprecato una vittoria quasi fatta.
Un pareggio che sa di occasione persa
Il pareggio tra Lazio e Juventus lascia entrambe le squadre con un sapore amaro in bocca. Per i bianconeri, avanti di un gol e poi in dieci uomini, la mancata vittoria pesa soprattutto in chiave Champions League, con punti che rischiano di diventare decisivi nel rush finale. Dall’altra parte, la Lazio dimostra carattere e grinta, acciuffando il pari all’ultimo respiro grazie a Vecino, ma resta il rammarico per non aver saputo concretizzare prima un dominio territoriale evidente nella ripresa. La sfida ha confermato l’equilibrio del campionato nelle zone alte della classifica, dove ogni episodio può cambiare le sorti di una stagione. A due giornate dalla fine, il margine d’errore è ormai nullo e l’impressione è che servirà freddezza, qualità e lucidità mentale per spuntarla. Con Roma e Atalanta pronte ad approfittare di ogni passo falso, la corsa all’Europa è tutt’altro che chiusa.