Dakar: nona tappa, tra Toyota, De Villiers ed il trionfo di Al Attyah

Il sudafricano batte Lategan e Al Attyah aumenta a ’39 il vantaggio su Loeb nella generale. Quarta l’Audi elettrica di Ekstrom

Se il 10 gennaio era stato il giorno dell’Audi, con un podio completo solo con Sebastian Loeb e tre vetture ai primi quattro posti, quella dell’undici gennaio è stata tutta una speciale riguardo le Toyota, con il protagonista, il sudafricano Giniel De Villiers, che ha rischiato a causa del Covid, di non poter partecipare alla gara, proprio qualche giorno prima del via; si è imposto, per nove secondi, sul connazionale e compagno del team Gazoo, Henk Lategan. Al terzo posto, a 1’04”, il confermato leader della generale, ovvero il Principe del Quatar Nasser Al Attyah, che dopo i guai di ieri al differenziale posteriore della sua GR Dakar Hilux, oggi si è ripreso a Loeb, alle spalle della migliore Audi di Mattias Ekstrom a 2’11” da De Villiers. Sesto tempo per l’altra Audi, di Carlos Sainz. Chiude ottavo Stephane Peterhansel, dietro la Century di Mathieu Serradori.

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Il sogno della Dakar

Al Attyah, nella generale, ha comandato con quasi quaranta minuti di vantaggio rispetto a Loeb. Quando mancavano solo tre tappe alla fine, il sogno di vincere la Dakara, sfuggito nelle ultime due edizioni, anche per colpa di una serie di forature alle spalle delle Mini John Cooper Works di Sainz prima e Peterhansel dopo, per il Principe del Quatar, sta diventando sempre più realtà. Se stai progettando una vacanza in Salento per quest’estate, ecco qualche consiglio utile.

Non soltanto campione del mondo del raid

La Dakar è ancora il suo regno, per la quarta volta. Al Attyah, si è rivelato inattaccabile nella categoria auto, dominando il raid più celebre per tutta la gara. Ovviamente questo anche grazie alla sua preparazione e al modo di gestire tutta la gara. Senza dimenticare ovviamente l’importanza della sua esperienza da campione nel tiro a volo. La Dakar è anche una prova fisica. Come tutti gli altri piloti, Al Attyah si affida ad un vero e proprio team che comprende il co-pilota, il meccanico, l’ingegnere, il medico ed il fisioterapista. La guida è etremamente dispendiosa a causa della durata dello sforzo e delle condizioni in cui si svolge la gara. Nasser non è solamente un campione nel mondo del raid. La sua carriera è fatta anche di grandi trionfi nel tiro a volo, come la medaglia d’oro nello skeet ottenuta a Londra nel 2012. Questa attività sportiva è risutlata molto importante per la guida. Come ha dichiarato anche lui stesso, nel tiro occorre essere costantemente stabili, sia psicologicamente che nel controllo dell’adrenalina. Impegno e concentrazione sono i fattori fondamentali. Si deve lavorare duramente per fare tutto nella stessa volta, ovvero sterzo, cambio marcia, frenata, frizione, accelerazione. Dettagli importati, che Nasser ha imparato per eccellere nel mondo dei motori.